Amore&Vita-Prodir, continua l’incredibile calvario di Antonio Zullo

Continua la sfortuna per Antonio Zullo. Vittima di una brutta caduta nel finale di stagione 2017, nella quale ha riportato la frattura del femore, nel 2018 ha vissuto una stagione travagliata senza mai riuscire a trovare il giusto colpo di pedale vista l’impossibilità di avere una completa flessione dell’arto. Il problema era dovuto alle viti poste durante l’intervento per riposizionare la testa del femore, completamente distaccatasi dal resto dell’osso, che fuoriuscivano dall’osso stesso, creando una infiammazione ai tessuti. Costretto ad aspettare la rimozione delle viti per poter tornare alla normalità, il corridore toscano sperava di essersi messo tutto alle spalle lo scorso dicembre, ma la situazione è nuovamente peggiorata.

Il riacutizzarsi del dolore lo ha portato a nuovi controlli che hanno portato ad una diagnosi impietosa: necrosi della testa del femore. Per il 25enne un verdetto pesantissimo, che lo ha portato a dover scegliere fra una cura sperimentale a base di cellule staminali e l’inserimento di una protesi. L’opzione scelta è stata quest’ultima, con la speranza e l’obiettivo di tornare in sella entro sei mesi dall’intervento. Sostenuto dalla Amore & Vita – Prodir, che lo aveva ingaggiato quando era infortunato a a fine 2017, Zullo vuole dunque lottare per riprendere in mano la sua carriera.

“Due giorni fa Antonio è venuto da noi insieme a Chioccioli e ci ha dato la scioccante notizia. E pensare che era iscritto al Trofeo Laigueglia e tutti eravamo entusiasti perché credevamo che finalmente fosse uscito da questo tunnel – racconta Cristian Fanini – Queste sono notizie che non vorresti mai sentire, soprattutto perché Antonio è giovane e, a prescindere dal ciclismo, ha tutta la vita davanti. Come team gli staremo vicino: starà a lui capire se dopo l’intervento vorrà continuare a correre o no, da parte nostra lo sosterremo in tutto e per tutto”.

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